L'area dei Magredi

TERRE MAGRE TRASFORMATE IN UN GIARDINO
Magredi significa “terre magre”. È la zona dell’ampia pianura alluvionale tra i fiumi Cellina e Meduna, un territorio ghiaioso molto permeabile e perciò brullo o appena coperto da un prato stentato. Un particolare microclima consente la crescita di piante e fiori tipici della Pannonia, molto probabilmente portati fin qui dai barbari di quella regione ungherese, una delle tante popolazioni che percorsero, depredandola, la terra friulana e, in parte, la scelsero a dimora. Il massimo dello splendore si verifica in primavera, quando fioriscono quelle piante, uniche in Italia. Verzos, Crambe Tataria, Ciufes, Lino delle fate, Cucucs, Erica Carnea, Helianthemum Oeleandicum, Cytisus pseudoprocumbens e altre specie suggestive protette.
Grazie all’estesa rete d’irrigazione realizzata dal Consorzio di Bonifica Cellina-Meduna, ampie parti di questa fascia di territorio sono adibite all’agricoltura specializzata.
Il riscatto è piuttosto recente (seconda metà del XX secolo), perché una lunga epoca di invasioni, guerre, latifondismo, povertà ha spazzato via quanto già gli antichi romani avevano realizzato con la loro centuriazione e la loro capacità di colonizzazione persino in zone aride. I tanti ritrovamenti archeologici lo dimostrano ampiamente.